BIO BIO
di Antonio Coco
foto 1-2-3-4-5-6 @Caterina Suzzi / Hans Lucas
Il mio nome è Antonio e sono siciliano.
Ho avuto i miei primi “contatti” con le api nel 1981. Ventenne, provavo a diventare apicoltore catturando sciami d’api negli agrumeti che si preparavano ad inondare il mondo circostante di profumi di zagara in aprile o in maggio.
Da allora il mio amore per le api e l’apicoltura non si è mai fermato. La mia apicoltura professionale iniziò qualche anno dopo come integrante di una cooperativa apistica siciliana dove conducevamo 400 alveari in forma nomade inseguendo fiori tra Noto e Messina.
Il flagello varroa (acaro parassita delle api) e la difficoltà non solo sicula di lavorare “insieme” spazzò via buona parte dei nostri alveari. E così per quasi dieci anni mi sono dedicato a progetti di sviluppo rurale sostenibile dove api e apicoltura erano sempre presenti, tra America Latina, Nord Africa ed Est Europa. Ritornato ineludibilmente in Sicilia per un po’ ho diviso il mio tempo tra educazione ambientale, intercultura, formazione nel settore dell’ apicoltura biologica e l’allevamento delle api. Dal 2004 mi dedico esclusivamente all’apicoltura e oggi allevo circa 400 alveari bio che conduco in forma nomade. Insieme a me condividono fatiche, oneri e onori, Salvo, giovane naturopata e Gaetano, tecnologo alimentare. Insieme siamo braccia e menti dell’azienda agricola BIO BIO prodotti dell’alveare che produce polline, propoli, pappa reale, trasformati a base di miele e soprattutto tanti mieli millefiori e monoflora.
Considero il miele un po’ il “succo” della terra, l’intima essenza di un territorio naturale frutto del lavoro infaticabile delle api. E forse per nessun’altra risorsa agricola è così forte il legame e l’identificazione fisica con il territorio di origine.
E questo alimento, tra i più “ longevi” ed incorruttibili, rappresenta il tentativo, per l’uomo, di fissare e sedimentare l’effimero: la fugacità di colori, profumi e visioni che la Natura e i fiori sono disposti a concedere solo per brevi momenti.
Ogni anno, nella mia attività di apicoltore nomade, inseguo la Primavera percorrendo con le mie api le tante “ Terre di Sicilia”, nel tentativo di sedimentare l’intima essenza di questi territori in tanti splendidi mieli, SANI, BUONI E SICILIANI.
Nonostante quindi le tante fatiche e le mille difficoltà sono veramente felice e grato di fare questo bel mestiere e spero per me e per voi di continuare a praticarlo ancora per molti anni, sperando insieme il futuro, verso un nuovo giorno e una nuova Primavera.
Ritengo infatti che per desiderare una Terra sana, pacifica e armoniosa oggi uno degli elementi importanti sia una forte e chiara alleanza fra produttori e consumAttori, che si concretizzi nelle varie forme in cui si può declinare la filiera corta, e che questa condivisione abbia un potere di cui forse non immaginiamo ancora la portata.