La fondazione, un sogno da condividere
Come contribuire al progetto?
Questo modulo offre diversi modi di seguire e/o partecipare al progetto,
dal meno coinvolgente (ricevere informazioni periodiche) al più importante (diventare membri fondatori).
È rivolto principalmente ai nostri gruppi di consumatori ma può essere compilato anche da chiunque è interessato al progetto
.
Prima di compilarlo, vi invitiamo a consultare il "FAQ" qua sotto.
Formulario IT
Formulaire FR
Zum Fragebogen DE
Ora abbiamo bisogno del vostro sostegno attivo per portarlo avanti con successo!
Purtroppo, però, nel corso degli anni la realizzazione di queste ambizioni si è spesso scontrata con la mancanza di risorse e con i limiti imposti dalla struttura giuridica stessa del consorzio : non è facile riuscire a coniugare attività commerciali e sociali. Per motivi legali, il Consorzio è costretto a rifiutare le donazioni che talvolta i gruppi di consumatori desiderano fare. Da qui l'idea - che circola da diversi anni - di creare una nuova struttura per poter finanziare più facilmente progetti non direttamente legati alla commercializzazione dei prodotti agricoli.
Nel frattempo, in Italia e in Europa, numerosi gruppi di consumatori legati al Consorzio sono diventati più autonomi. Legati anche ad altri produttori agricoli, sono spesso diventati, in modi molto diversi, vere e proprie comunità di cittadini per l'offerta e la riflessione sul tema del cibo, dalla produzione alla distribuzione. In alcuni casi, facendo molto più che affrontare la questione alimentare. Anche fra questi gruppi, spesso oberati di impegni, le ambizioni si scontrano talvolta con la mancanza di risorse umane e/o finanziarie. Una struttura di supporto potrebbe essere molto utile.
Ultimo argomento, ma non meno importante: come agricoltori e/o consumatori, siamo tutti preoccupati, non solo per gli effetti del cambiamento climatico sulle nostre vite e sulle nostre agricolture, ma anche per il futuro incerto delle nostre società democratiche, perché ci rendiamo conto di quanto questo sconvolgimento possa distruggerci. Una cosa è certa: per affrontare gli anni a venire e mantenere vivi i nostri sogni - e forse anche solo per continuare a fare quello che stiamo facendo oggi - dovremo essere più uniti che mai, e questa nuova struttura sarà il nostro sostegno.
La fondazione ha anche un aspetto transgenerazionale più marcato rispetto all'associazione: i suoi fondatori dichiarano l'esplicita volontà di trasmettere ciò che loro stessi hanno sognato e messo in pratica in un determinato momento storico, per sostenere un'altra generazione nel perseguimento di quegli stessi sogni.
I membri fondatori registreranno legalmente lo statuto della fondazione. Una volta costituita la fondazione, potranno aggiungersi altri membri aderenti che dovranno anch'essi versare un contributo minimo di 1.500 euro. Vogliamo che i membri associati abbiano gli stessi diritti dei membri fondatori e che questi diritti non siano correlati all'ammontare del contributo iniziale. Anche i membri simpatizzanti potranno aderire alla fondazione, con una quota ridotta ma senza diritto alla governance. Naturalmente, si potrà anche fare una semplice donazione una tantum alla fondazione, senza dover contribuire al suo finanziamento annuale.
La fondazione potrà accedere afinanziamenti pubblici e collaborare su progetti specifici con altre organizzazioni. Potrà anche sviluppare un'attività commerciale accessoria (ad esempio, l’edizione di libri), ma la maggior parte delle sue entrate proverrà dalle donazioni dei suoi membri o di altri donatori. I contributi dei vari membri della fondazione sono a fondo perduto.
La fondazione utilizzerà quindi i propri fondi per finanziare o cofinanziare i progetti scelti, a condizione che, alla fine di ogni periodo contabile annuale, questi stessi fondi rimangano a un livello minimo di 30.000 euro. Questo è uno dei principi fondamentali di questo statuto: l'edificio può essere costruito e ricostruito più e più volte, ma le sue fondamenta devono rimanere intatte.
Oltre al fondo di dotazione iniziale, la fondazione deve quindi garantire un finanziamento regolare. Una piccola percentuale sulle vendite (dal lato del produttore) e sugli acquisti (dal lato del consumatore) potrebbe, ad esempio, costituire parte di questo finanziamento.
Una volta costituita, la peculiarità di una fondazione di partecipazione prevede che i membri fondatori e i membri aderenti che entreranno in un secondo momento avranno gli stessi diritti e doveri, indipendentemente dall'ammontare del loro contributo iniziale (minimo 1.500 euro). Quali sono i loro doveri? Innanzitutto l'impegno a partecipare attivamente alla vita della fondazione. Ma non necessariamente per molti anni. Sia i membri aderenti che i fondatori avranno la possibilità di ritirarsi dopo un periodo minimo di attività, che potrebbe essere dell'ordine di uno o due anni. Inoltre, si farà il possibile per semplificare la gestione della fondazione (frequenza delle riunioni, lingue utilizzate, ecc.), con l'obiettivo di rendere accessibile la partecipazione al maggior numero possibile di persone.
Resta comunque il fatto che essere membri fondatori o associati della fondazione significa far parte di un'economia del dono che va oltre la semplice erogazione di fondi. Significa anche coltivare attivamente l'intelligenza collettiva della fondazione per renderla il più viva e utile possibile - e prima di tutto per crearla!
Innanzitutto per difendere e promuovere ciò che ci unisce: l'agroecologia e le relazioni dirette tra produttori e consumatori che ci hanno permesso di “trasformare le nostre solitudini in solidarietà”. Difendiamo e promuoviamo anche i numerosi movimenti cittadini che si stanno organizzando per riprendere il controllo sul loro approvvigionamento alimentare, in tutta Europa e nelle forme più diverse. Inoltre, vogliamo anche sostenere e promuovere un'economia che rispetti tutti gli esseri viventi, compresi gli esseri umani.
E, naturalmente, dovremo affrontare questi temi nel contesto del cambiamento climatico e delle nostre stesse preoccupazioni, che non si limitano all’agricoltura.
Purtroppo, stiamo iniziando solo adesso a comprendere quanto questo sconvolgimento potrebbe minare le nostre società democratiche e, per affrontare i prossimi anni - che sicuramente ci metteranno a dura prova - una cosa è certa: dovremo restare uniti più che mai, inventando nuovi modi di fare insieme.
Dunque, quali progetti concreti potrebbe sostenere questa fondazione? I progetti potrebbero articolarsi su due assi principali: ciò che circonda la produzione agricola e ciò che concerne i movimenti di cittadinanza attiva.
Perché ciò che "circonda" la produzione agricola?? Siccome vogliamo che questa fondazione sia riconosciuta di interesse pubblico, non potrà finanziare progetti direttamente legati alla commercializzazione di prodotti agricoli del Consorzio (i progetti di co-produzioni continueranno ad essere gestiti internamente al Consorzio) o agli interessi commerciali di un'altra struttura che ne fa parte.
Ma la fondazione potrebbe anche finanziare progetti di riforestazione, ricerche sull'agroecologia e sulla lotta contro la desertificazione, corsi di formazione ed incontri internazionali tra agricoltori, ecc. Sull'altro fronte, cioè quello dei consumatori i progetti potrebbero riguardare, ad esempio, la produzione di mezzi di comunicazione per gruppi di cittadini, in particolare per favorirne l'accesso allargato al maggior numero di persone, la consulenza e il sostegno in termini di organizzazione e di ricambio generazionale, l'organizzazione di viaggi di studio internazionali tra gruppi che hanno sviluppato progetti simili, e così via.
I progetti sostenuti non riguarderanno quindi solo la Sicilia, anche se la Sicilia avrà un rilievo particolare nel programma per la sua storia e la sua posizione in prima linea nella risposta europea al riscaldamento globale, anche perché il Consorzio ne sarà cofondatore.
Questo elenco di progetti è ovviamente indicativo. Contiamo sui vostri sogni e sulle vostre esigenze per trasformarlo e ampliarlo all'interno di questa fondazione, la cui governance vogliamo sia la più democratica e collaborativa possibile!
In ogni caso, il nostro progetto, così come lo abbiamo immaginato finora nella sua fase di avvio, ci sembra un progetto ragionevole, alla nostra portata, che richiede un finanziamento iniziale abbastanza contenuto. Inoltre, utilizza un "habitat" innovativo, la fondazione di partecipazione, che rappresenta un ulteriore incentivo. Spetterà a noi inventare il nostro modo di operare - creativo, gioioso e fruttuoso! - all'interno di questa struttura, così come tutti noi siamo stati in grado di fare all'interno delle varie strutture e gruppi cui apparteniamo.
La fondazione mira a ottenere il riconoscimento come “attività di interesse generale” ai sensi dell'art. 5 del Codice Enti del Terzo Settore. Una volta ottenuto questo riconoscimento, i donatori italiani potranno beneficiare di una detrazione sui loro contributi fiscali in Italia. Per i donatori non italiani, l'accesso alla deducibilità nel Paese di appartenenza è attualmente meno agevole. Tuttavia, l'Europa sembra avere la reale volontà di fare passi avanti su questo tema e la nostra fondazione, che si impegna ad essere decisamente europea, condivide la stessa ambizione.
Per scoprire la genesi del progetto clicca qua