Le Nostre Co-Produzioni

report di Gennaio 2022

Buon inizio anno a tutte voi e a tutti voi che avete creduto e sostenuto con noi i progetti di Co-Produzioni in questi anni. Dopo le prime sperimentazioni, ovvero le Co-Produzioni di Avocadi e le Co-Co-Produzioni, siamo arrivati ad una formulazione che ci sembra più semplice per la partecipazione dei singoli gruppi, e ci permette di coniugare al meglio necessità dei produttori e pianificazione delle colture, mantenendo la volontà iniziale di "avvicinamento" tra produzione e consumo.

Per cui continueremo ad aggiornarvi con i report delle varie Co-Produzioni in questa sezione, condividendo con voi i risultati dei Nostri impianti, la gioia delle nostre contadine e contadini e, ahimè, le difficoltà che siamo costretti a superare dovute principalmente ad un cambiamento climatico sempre più in atto, le cui ripercussioni sull'agricoltura sono tristemente evidenti.

Ma passiamo ai progetti, che nonostante tutto ci regalano grandi emozioni e soddisfazioni!

"Operazione Barbajanni" - Anno di inizio 2019

"Le 300 piante di pompelmo rosa var. star ruby, acquistate l’anno scorso ad ottobre 2020 sono generalmente impallidite, molte con vistosi defogliamenti. Dalle analisi in laboratorio si è rilevata una presenza di Excortite (una virosi che può colpire gli agrumi innestati su citrange, il portainnesto scelto perchè resistente alla Tristeza). Si è quindi proceduto alla estirpazione e bruciatura di queste piante, che nel mese di maggio abbiamo sostituito piantandone altre 300 con portainnesto Citrumelo , resistente sia alla Tristeza che all'Excortite, che a oggi stanno dando buoni risultati.
Gli impianti di moro e mandarino apireno del 2019 risultano in buono stato, altrettanto per il lanelate e il mandarino tardivo impiantanti nel 2020. Le 400 piante di tarocco tardivo, sempre del 2020 presentano circa 150 piante poco sviluppate. Per queste ultime si prevede l'estirpazione e la sostituzione nella prossima primavera".
Vincenzo Vacante

Co-Produzioni Avocadi - Anno di inizio 2017

Vi abbiamo già comunicato ampiamente come l'estate appena trascorsa sia stata tra le più calde e asciutte a memoria di agricoltore, e di come le piante, soprattutto gli avocadi, abbiano patito molto questa condizione, con perdite in alcuni casi superiori al 60%. Stiamo chiaramente ragionando su tecniche colturali che possano ridurre queste perdite negli anni a venire, convinti che il trend sia questo, e che non sia facile aspettarsi estati future "più clementi". Generalmente le piante sono in buona salute e continuano a crescere rigogliose. Purtroppo per Noi, e principalmente per i produttori, quella in corso è un'annata davvero difficile.


  Francesco Morabito - Contrada Coste

"L' impianto procede regolarmente. Quest'anno le piante produrranno i primi frutti, con una produzione molto variabile per pianta. La pezzatura dei frutti sembra molto buona, grazie ad un ottobre molto piovoso. 

Ad aprile sono state piantate le ultime 100 piante per completare l'impianto iniziato nell'ottobre 2020. Quest'ultime dopo un inverno che le ha un po' maltrattate, si sono riprese facendo una buona vegetazione e qualche pianta potrebbe, già dal prossimo anno, produrre qualche frutto".

 Mario Cutuli

"Le piante di avocado, nonostante l'eccessivo caldo estivo in cui ho perso circa il 60% di produzione,  a livello vegetativo stanno bene. Sono molto sviluppate e prevedo una buona produzione per il prossimo anno. Ho modificato la tecnica di irrigazione mettendo un doppio irrigatore ma diminuendo la quantità di acqua complessiva. Ho impiantato altre 50 piante e in totale il mio impianto ne conta a oggi 160. Ho anche riprodotto ed innestato altre 20 piante circa che verranno messe a dimora il prossimo anno".

 Eredi Melfa Don Cecè 

"Le piante crescono bene e robuste come si vede nelle foto.
Con il tempo si acquisisce sempre più esperienza su come coltivare gli avocado e questo ci permette di avere la pianta in salute e ben strutturata.
Quest'anno abbiamo avuto una splendida fioritura con le piante cariche di frutti che lasciavano presupporre una raccolta proficua, purtroppo a causa delle alte temperature che si sono verificate tra luglio ed agosto abbiamo perso più del 50% dei frutti ed in alcune piante anche il 100%.
Da questa vicenda l'aspetto positivo che possiamo prendere è quello che i frutti rimasti stanno crescendo bene raggiungendo un'ottima pezzatura.
Anche le piante che sono state inserite da poco trovano il giusto nutrimento nel terreno crescendo rigogliose e forti".
Anna Lisa & Salvo

 Diego e Cinzia - Bagolaro

"Lo svilupo delle piante è ottimo, sia come apparato centrale che  come ramificazione secondaria, almeno sul 90% delle piante.  L'altezza media è di 3,5 metri circa.
Non abbiamo riscontrato nessun problema particolare, salvo l’ultima eruzione che ha coperto il fondo con lapilli da 1 cm che hanno danneggiato l’apparato fogliare.
Quest’anno abbiamo visto una buona fioritura ed una discreta allegagione. Purtroppo la gran parte dei frutti e’ andata persa tra fine luglio e agosto a causa del caldo nonostante abbiamo concentrato tutta l’irrigazione sugli avocadi trascurando in parte i melograni (che infatti hanno prodotto poco sia per problemi di allegagione che per la presenza di frutti secchi o spaccati)".
Diego


  Paolo Costa - Sotto i Pini


"La situazione dell’impianto è disomogenea ma in lento e costante miglioramento, ad eccezione di alcune piante isolate in sofferenza. L’estate torrida è stata affrontata con grande dispendio di energie per evitare lo stress idrico. La concimazione è stata fatta esclusivamente con concime organico pellettato e fogliare. Non si è cambiato sistema irriguo e di conseguenza non si è approntato un sistema di fertirrigazione perché la soluzione proposta non mi è sembrata idonea. Al termine della stagione irrigua, cui è susseguito un lungo periodo con costante ed abbondante pioggia che si è protratto fino ad un paio di settimane fa, un agrumicoltore di lunga esperienza mi ha suggerito un sistema che non prevede modifiche all’impianto se non per l’integrazione con il tubo di Venturi. Provvederò all’installazione entro la fine di questo mese in maniera da fare delle prove per tempo".
Paolo


Uno sguardo generale a cura di Roberto Di Stefano, agronomo di capo del Consorzio

"L’abbondante fioritura delle piante di avocado occorsa nella primavera 2021  in quasi tutti gli impianti, lasciava ben sperare e premiava le buone pratiche colturali attuate, l’allegagione in certi impianti anche merito di ulteriori cure era di conseguenza copiosa.  Purtroppo l’ estate 2021 si è rivelata una stagione difficilissima per tutte le colture ed in particolar modo per quelle sensibili alla bassa umidità atmosferica, elevate temperature ed elevata intensità luminosa. 

La prima “ondata di calore” si è verificata a fine giugno come comunicato dal SIAS (servizio informativo agrometeorologico siciliano)  con raggiungimento di record di temperatura in un periodo generalmente mite  "L'ulteriore rafforzamento  dell'anticiclone subtropicale sul  Bacino del Mediterraneo, favorirà in  Sicilia, una lunga fase dal tempo stabile ed in prevalenza soleggiato e soprattutto dal caldo intenso per l'afflusso di torride masse d'aria dal Nord Africa, l' avvezione  calda nordafricana ha causato il raggiungimento delle temperature massime assolute registrate nelle serie 2002-2021 in  7 stazioni.".

Le ondate di calore estremo  non sono  certo una novità per il clima siciliano, queste avevano generalmente durata limitata a pochi giorni, si verificavano spesso in agosto e si ripetevano nel corso dell’ estate un paio di volte al massimo. Nell’ estate 2021 le ondate di calore sono state invece numerose, precoci e di durata molto lunga (anche due settimane), difatti gli impianti di avocado  che avevano ben retto alla prima  ondata di giugno hanno sofferto significativamente in maniera quasi ininterrotta  fino a settembre, perdendo una parte significativa se non la totalità della produzione.

Il motivo specifico di questa perdita è da ricercarsi nella fisiologia vegetale, I venti caldi e secchi abbassano significativamente l’ umidità atmosferica e contemporaneamente  la radiazione luminosa riscalda notevolmente qualsiasi superficie, di conseguenza   l’ elevatissima quantità di acqua traspirata da foglie e frutti e assolutamente necessaria per abbassare la temperatura dei suddetti organi, non  è ricambiata dall’ apparato radicale che assorbe acqua troppo lentamente indipendentemente dall’ irrigazione, tale deficit causa una depressione  nei vasi conduttori ed emboli che bloccano completamente il flusso di acqua con  conseguente morte dei tessuti e disseccamenti della chioma e perdita dei frutti".

E le Coproduzioni Permanenti? - Anno di inizio 2021

Vi ricordate l'anno scorso quando ci siamo riuniti (eravamo davvero tanti) per lanciare le Co-produzioni Permanenti (anche note come Sostegno allo Sviluppo delle Aziende)? Intanto torno a ringraziare i Consum-attori che ci hanno aiutato ad elaborare la graduatoria dei progetti presentati, fornendoci un punto di vista "altro" che stando in campagna spesso si coglie poco. Grazie di cuore.

I progetti sono iniziati quasi tutti, tranne due che al momento, chi per una ragione chi per un'altra hanno rinviato l'esecuzione delle opere. Ma questo lo vedremo meglio nel dettaglio; in generale, questa formula ci ha permesso, e speriamo ci continuerà a permettere di sostenere le aziende agricole per la pianificazione e realizzazione di nuovi investimenti per permettere ai produttori di vivere e lavorare con dignità e fiducia.


  Rita Musso 

"Abbiamo finalmente ottenuto tutta la documentazione e le autorizzazioni necessarie per iniziare i lavori, che inizieranno entro i primi di Marzo"

Rita


  Bio-Bio - Antonio Coco

"Realizzate la gran parte delle attività legate alla sfera produttiva aziendale. Alcuni importanti obiettivi non sono stati raggiunti a causa dell’apocalittico contesto ambientale determinatosi nella primavera-estate 2021. Gli investimenti realizzati hanno comunque permesso all’azienda di attutire le conseguenze di un’annata assolutamente disastrosa, in particolare per quanto concerne il mantenimento del numero di alveari allevati. Le attività a prevalente valenza ambientale e sociale sono state appena avviate e ancora in gran parte da realizzare." 
Antonio


  Il Giardino delle Bio-Diversità

Impianto Bananeto-Avocadeto

"Passati più di 6 mesi dall'impianto del bananeto-avocadeto possiamo tirare le prime somme. Questa estate è stata spaventosamente siccitosa e calda ma grazie all'impianto di irrigazione il numero di avocados seccati si conta sulla punta delle dita di una mano. I banani manco a parlarne, sono immortali.

Dal punto di vista del caldo pensiamo che gli avocados abbiano superato il peggio visto che i banani sono a rapida crescita e già dall'anno prossimo inizieranno la loro opera di ombreggiamento e trattenimento dell'umidità che già sappiamo è in grado di creare un microclima ottimale per gli avocados.

Gli incendi di questa estate non hanno minacciato l'appezzamento perchè difficilmente raggiungibile dalle fiamme. Per ridurre il rischio quanto più vicino possibile a zero predisporremo un impianto d'emergenza che utilizzi l'acqua del pozzo ad alta pressione per spegnere le fiamme nel caso in cui arrivino dal fiume.

Le piogge anche sono state straordinarie a causa del ciclone che ha colpito la nostra zona. Trattandosi di un terreno lievemente in discesa non abbiamo avuto problemi di ristagno di acque e quindi il problema del marciume radicale non si è verificato. Grazie al fatto che abbiamo lasciato crescere dopo l'estate la vegetazione spontanea indisturbata, i fenomeni di erosione e dilavamento del terreno sono stati minimali.

Riguardo al vento, sempre in concomitanza del ciclone, questo bananeto-avocadeto non ha subito alcun danno. Però visti i danni subiti dal bananeto (cioè quasi spazzato via) di 4 anni che si trova adiacente a questo nuovo impianto, possiamo assumere che un episodio di questa intensità su piante più alte avrebbe fatto danni ingenti. Stiamo ancora decidendo come prepararci a questa evenienza.

Il freddo di questo inverno non è ancora stato particolarmente rigido e come ogni anno abbiamo coperto gli avocados con tessuto non tessuto nel caso di gelate improvvise.

Progetto 
Serra

Spaventati dalle difficoltà burocratico/amministrative e poco convinti di avere le energie per buttarsi nella vivaistica in questo momento, ci siamo ritirati da questo progetto, ringraziando tutti per l'opportunità e scusandoci.

Progetto 
Bosco

Ci siamo finalmente preparando alla piantumazione del bosco. La maggior parte delle piante che impianteremo vengono dal Vivaio Francesco Matraxia, Caltanissetta e non ho capito esattamente perchè ma ce le regalano quasi tutte.

Si tratta di circa 1600 piante in fitocella di massimo un anno, circa 20-25 cm, di carrubo, cipresso, erica arborea, lentisco, pero, selvatico, prugnolo, biancospino, leccio, mirto, rosa canina, roverella, tamerici, terebinto, timo.

A queste piante se aggiungeranno altre nei prossimi giorni.

Andremo a piantare a filari, a sesto 4x4 tra gli alberi, con un arbusto ogni due alberi. Per ombraggiamento estivo due pale di fico d'india per ogni albero versante sud. Forse lo stesso trattamento sarà riservato anche agli arbusti. La pacciamatura sarà eseguita con sacchi di iuta. Un impianto di irrigazione di soccorso sarà predisposto finita la piantumazione e prima del periodo siccitoso. Inizialmente non predisporremo camminamenti all'interno del bosco ma aspetteremo prima che la natura faccia il suo corso.

La zona è la più centrale dell'azienda e protetta da strade e da altri impianti circostanti. Fino ad ora non è mai stata minacciata dal fuoco".

Giacomo

  Terre del Moro

"Abbiamo realizzato la recinzione di metri lineari 300  e l'impianto di irrigazione ex novo con pompa sollevamento, tubo principale in polietilene pn4 e ala gocciolante auto compensante diametro 16. Mancano l'acquisto e piantumazione di circa 550 piante di agrumi di varia specie e la concimazione organica (per 3 anni). Il terreno in questione è stato oggetto di coltivazione di pomodori. Le piante vorremmo piantarle in primavera, o al massimo entro l’anno, mentre la concimazione partirà non appena realizzata la piantumazione degli agrumi".

Sebastiano


  Francesco Morabito - Contrada Coste

"E' stata ripulita una terrazza di circa 8000 m2 dalla vegetazione spontanea che negli anni era cresciuta. Si pensa di continuare la pulizia della restante parte dopo la raccolta delle Batate.

Il boschetto è praticamente quasi finito. Utilizzando le querce nate spontaneamente abbiamo risparmiato parecchi anni. Mancano ancora alcune piante da impiantare, ma sta venendo su molto bene.

Le altre operazioni inserite nel progetto verranno effettuate da dicembre in poi al termine della raccolta delle Batate".